Di Filippo e di Agnese Todini, nacque a SCARPA ( antica denominazione del Comune di Cineto Romano ), paese di origine della madre, il 6 marzo 1875. Frequento le classi elementari in Oricola, antica residenza della famiglia Laurenti. Fu successivamente alunno del Convitto Nazionale di Tivoli. Non si hanno notizie circa il titolo di studio conseguito ne di corsi universitari frequentati. E’ certo, pero, che, a partire dai primi anni del 1900, svolse per qualche tempo funzioni di Cancelliere giudiziario nel Distretto di Ancona. Tornato ad Oricola, fu Segretario in vari Comuni viciniori. Ebbero un ruolo determinante la sua vivace attività ed il suo costante impegno per la costituzione di Oricola a Comune autonomo (per circa un secolo era stato collegato a Pereto unitamente a Rocca di Botte), finche il sogno tanto agognato divenne realtà.
Infatti le elezioni amministrative del 1909 furono un vero e proprio plebiscito e il 10 gennaio 1910 si insediava il Consiglio Comunale di Oricola. ACHILLE LAURENTI, il 28 aprile 1919 sposo a Roma Clelia Elena Angelini, possidente e nipote della contessa Fiocchi. Sospesa l’attività in campo burocratico, si interessò alla gestione di aziende agrieole ed alle iniziative industriali. Il suo amore per Oricola, per il suo glorioso passato che aveva dato un preziosissimo contributo al Risorgimento italiano, specialmente nel periodo della Carboneria e della Repubblica romana, la profonda stima verso i molti uomini illustri che Oricola ha dato alla causa italiana, lo spinsero a ricercare e raccogliere libri, documenti e testimonianze ed ogni altra notizia utile per la stesura del volume ” ORICOLA E CONTRADA CARSEOLANA NELLA STORIA DI NOSTRA GENTE ” che egli scrisse nel 1932 con vivace vena poetica ed apprezzabile stile letterario e che pubblicò nel 1933. Il libro, ancora oggi molto ricercato da studiosi ed amatori della nostra storia, e diventato un vero e proprio oggetto di antiquariato, peraltro introvabile.
Ad ACHILLE LAURENTI va il merito di aver ricostruito, con competenza ed affidabiliti di dati, la storia di ORICOLA ” usque ab antiqua ” e di aver ”immortalato” le famiglie oricolane in un simpatico album descrittivo. Vale la pena di citare la frase che, con molta umiltà e signorilità di animo, ha utilizzato per concludere il suo libro: ’”’Altri che, per coltura e tempo disponibile, voglia tornare sull’argomento, potrebbe colmare le involontarie manchevolezze”
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