Dante Zinanni, nato il 17-12-1926 a Trevi nel Lazio, spicchio ciociaro, poltrona, d’infinito ’, l’io totale, le coordinate” antropologiche di vita e di pensiero, il paradigma pedagogico del suo essere cristiano, che ne riassumono la formazione nei collegi dei Padri Scolopi, gli studi teologici presso il Calasanctianum di Roma, il carattere sacerdotale, la laurea in lettere classiche conseguita all’università romana, l’insegnamento nell’istituto Calasanzio e nel Collegio Nazareno, il ruolo di assistente dell’azione cattolica, di esaminatore diocesano dei fanciulli cattolici e di assistente del gruppo scout Roma 29 ’ S. Marco ’, la sua preziosa esperienza come cappellano dell’istituto Sacro Cuore e ancora della casa generalizia delle Suore di Santa Elisabetta, inoltre l’insegnamento al liceo del San Leone Magno, dove collabora anche alle attività spirituali e liturgiche dell’istituto, infine la sua attività presbiterale nelle comunità neocatecumenali presso la parrocchia di S. Luca in Roma: aggiungiamo le varie benemerenze culturali, che dal 1975 lo vogliono presidente dell’Associazione fra i Ciociari e direttore della rivista ’ Terra Nostra ’, oltre che ispettore onorario della Soprintendenza archeologica per il Lazio, membro dell’Accademia Tiberina e dell’Accademia di Paestum.
Fondata su motivi etico-religiosi, storicocritici e gratificatori, la corposa ed originale ricostruzione monografica si snoda ermeneuticamente per linee concentriche e attraverso attualizzanti finestre psicosociologiche (ogni vera storia, scrisse il Croce, e storia contemporanea). L’autore guida con mano sicura Pietro Eremita lungo il percorso esistenziale: da Rocca di Botte, dove nacque, a Tivoli dove si formb; dall’eremo della Madonna dei Bisognosi da dove lancio con la ’ metrica giusta ’ il suo messaggio d’amore per universa vicina loca alla Subiaco benedettina, fonte di ideali ’ che hanno trivellato i secoli ’, e sino a Trevi nel Lazio, dove il ’ corsaro di Dio ’ (un sintagma splendido) chiuse nel segno francescano la sua esistenza di umile profeta.
E poiché egual dolcezza si prova nella patria che ci produsse e nella patria che ci ricevette, ecco Rocca di Botte e Trevi nel Lazio stringere non un gemellaggio turistico, ma un amicale e sacro comparizio , non per un santo a meta ma per entrambe intero. Nel volume di grande spessore epistemologico (il 1152, anno ormai certo della morte come dimostra Zinanni, la canonizzazione del 1215, il ritrovamento del corpo avvenuto il 9 agosto 1619, il calcolo staturale con verifica scientifica) l’autore si muove attraverso una precisa strumentazione metodologica e, dove non arriva la fonte scritta, l’umano sismografo storiografico ricorre livianamente alla ’ vox populi ’, canale primario della comunicazione linguistica.
Dunque una ricostruzione a tutto tondo della pastorale odissea biografica del Santo: per i trebani e per i roccatani un più amoroso praesis ut prosis; per gli uomini della societa tecnoscientifica, in cui la monade coscienziale da radice si fa foglia, poiche ’ vivere per il presente e l’ossessione dominante’ (Lasch), lo stigma umano di colui che realizzo, ’ viator ’ ascetico, l’ alzati e cammina ’ del Vangelo.
Dello stesso autore:
Trevi nel Lazio, ed Pro-loco, Trevi, 1972.
Civiltà trebense (Trevi nel Lazio), ed. Comune di Trevi nel Lazio, 1973.
Statuti di Trevi, Strenna ciociara 1974.
Michele Federici padre e pastore, Strenna ciociara 1981.
Statuti di Veroli, Strenna ciociara 1982.
La Madonna del Riposo, Strenna ciociara 1984.
Saggi vari, raccolti nella serie (1974-1988) di TERRA NOSTRA, organo di attualità, arte e cultura dell’Associazione fra i Ciociari.
In collaborazione col musicologo ALBERTO GHISLANZONI:
Guarcino, Strenna ciociara 1975.
Genesi della Cantata, Strenna ciociara 1979.
Storia delle pedagogie vocali, Strenna ciociara 1983.
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