Comune di San Vincenzo valle Roveto

Il paese di Roccavivi si popolo gradualmente come tutti i paesi della Valle nella prima meta del secolo X. Gli abitanti vivevano vicino a due chiese, quella di Santo Stefano e quella di San Paolo che poi assorbi la prima. Il primo documento risale al 745 quando Guelfo II, duca longobardo di Benevento dono ad Ottone abate del monastero di San Vincenzo al Volturno, alcune terre e la chiesa di Santo Stefano in Valle Sorana.

Un altro documento ci porta al 952 quando Dada dona al monastero di Montecassino la chiesa di Santo Stefano. Il nome di Rivo Vivo e della sua chiesa di Santo Stefano e ricordato in una donazione fatta nel 1089 alla presenza del vescovo sorano Roffrido, da Gentile, figlio del conte Balduino e dal nipote Trasmundo all’abbazia di Montecassino. Roccavivi come tutti i paesi della Valle fu soggetto dei Normanni, degli Svevi, degli Angioini, dei Colonna. Il nome di Roccavivi figura nel Catalogo dei Baroni redatto al tempo di Guglielmo II (1166-1189), nel quale veniva elencato il contributo di soldati che poteva essere fornito dai feudatari in previsione di una spedizione militare in Terrasanta.

Roccavivi poteva fornire due soldati e poiché ogni paese era in obbligo di contribuire con un soldato ogni ventiquattro famiglie si può argomentare che a Roccavivi vi fossero circa quarantotto famiglie (vi erano quindi quasi 240 anime). Nel 1215 Rocca Vivi Vivi, risulta tra le località cedute al conte di Sora Riccardo fratello del papa Innocenzo III. All’inizio del governo di papa Onorio III, si appropriano di Roccavivi, prima compreso nella contea di Sora, i Conti Adenolfo conte di Alvito e Ruggero di Aquino. Il 5 settembre 1217 il pontefice si servi della mediazione dell’abate di San Domenico di Sora per ottenerne la restituzione, ma s’ignora l’esito della richiesta pontificia.

Rocca de Vivo figura tra i paesi soggetti a Carlo d’Angio nell’elenco redatto ad Alife il 5 ottobre 1273. Roccavivi torno a far parte della Contea di Sora, infatti Roccavivi non risulta tra le terre della Valle Roveto elencate nel 28 ottobre 1279, quando i feudatari si recarono davanti al giustiziere d’Abruzzo per il pagamento della tassa annuale al sovrano. Il nome non compare neanche negli elenchi del 1293 e del 1316 in cui furono trascritti le terre appartenenti al conte d’Albe.

Durante i secoli XIV e XV Roccavivi fece parte della Contea di Albe, direttamente soggetta al re di Napoli e assegnata ora agli Orsini ora ai Colonna. Le vicende della Valle e quindi di Roccavivi ebbero una soluzione che si protrasse per tre secoli il 28 novembre 1504 quando il re di Spagna Ferdinando il Cattolico diede a Fabrizio Colonna l’investitura del ducato di Tagliacozzo e della Baronia di Civitella Roveto in cui era compresa anche Roccavivi.

Testi tratti dal libro Roccavecchia

Testi a cura di Don Rocco Bifolchi

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