Mi sono risoluto a raccogliere e mettere insieme sulla carta queste poche e mal ordinate notizie non per vanagloria di mostrarmi ad altri quale esempla-re, ma per ottemperare al volere del defunto P. Domenico Iannamorelli da Sulmona che nel tempo in cui i fatti si compivano reggeva, quale Ministro Provinciale, le sorti della Provincia di San Bernardino negli Abruzzi, e quindi in qualità di Superiore me lo imponeva quasi per ubbidienza. La medesima cosa mi consigliava e raccomandava il suo successore P. Giuseppe Ciavattoni, parimenti da Sulmona, la sera del 7 dicembre 1918 in Magliano dei Marsi.
Se nella narrazione comparisco come attore principale ciò è dipeso da caso fortuito, e perciò il bene operato modestamente non si riferisca a me, bensì al Dator di ogni bene che, in tempi così difficili e procellosi mi ha voluto suo strumento, somministrandomi lumi, fortezza e provvidenza.
Nella narrazione dei fatti non ho avuto di mira la simpatia o antipatia, ma ho preso a guida la pura e cruda verità, non curandomi di lodare o biasimare una persona stessa a seconda del suo operato nelle vicende del tempo delle cose che narro. Se qualche volta uso parole un pò dure contro coloro che in mala fede e calunniose accuse hanno cercato di interpretare – svisandole – le mie inten-zioni ed opere, non l’ho fatto per animosità ma per difendere il mio operato speso unicamente al bene collettivo della Provincia.
Inoltre protesto, che non serberò rancore contro coloro che mi hanno fatto del male, ma che a tutti perdono di gran cuore, giacché lo stesso perdono e clemenza mi aspetto dal Signore per le mie colpe.
Tagliacozzo, S.M. d’Oriente il 27 gennaio 1923
P. Michele Giardini da Sulmona O. F. M.
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