La Chiesa si presenta con una bella facciata dove nel portale, nelle lesene e nei capitelli domina la pietra locale, lavorata dal maestro scalpellino Giambattista Colucci.
Nell’architrave della porta e inciso l’anno 1734 che indica la data di fondazione del grande edificio attuale, costruito dopo aver demolito la Chiesa preesistente, più piccola e costituita in gran parte di legno. Non sappiamo chi fu incaricato del disegno anche se riferimenti popolari lo attribuiscono all’”Architetto di Roma”. Dopo aver collocato finalmente le campane, la Chiesa fu consacrata il 4 Giugno 1788. L’interno ad unica navata, e ampio e luminoso. Appare immediatamente l’altare maggiore con un bel tabernacolo sovrastato da una grande pala raffigurante l’Assunzione. Nella parte più alta e nel soffitto sono presenti dipinti che raffigurano il Padre Eterno, la Vergine che schiaccia il serpente e altri con stemmi araldici.
Ai lati del Presbiterio, sopra le due porte, sono visibili due tondi uno raffigurante l’apostolo San Paolo e l’altro San Pietro. La Chiesa presenta quattro altari laterali. Nel primo e secondo altare di destra sono visibili due pale di Angelo Balestra rispettivamente del 1883 e 1841.
Sotto il secondo altare di destra e posta l’urna con il corpo di Santa Fortunia, la protettrice di Poggio Cinolfo. Rilevanti inoltre due opere in pietra, semplici e graziose: il Fonte Battesimale e il piccolo lavabo che e in Sacrestia.
Testi a cura di Terenzio Flamini
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